Commodilla, Emerita, Degna e Gaudenzia
Nel sottosuolo si trovano le catacombe che conservano il nome di una certa Commodilla, probabilmente la fondatrice o la proprietaria del fondo su cui sorse il cimitero cristiano.
In questo luogo si conserva anche il ricordo di diverse donne martiri dai nomi curiosi come Merita (o Emerita), Degna e Gaudenzia.
A Sant'Emerita era dedicata una strada, oggi soppressa, che attraversava i lotti IV e VI della Garbatella e in origine collegava via Alberto Guglielmotti e via di Sant'Adautto.
Commovente inoltre l’affresco della vedova Turtura, raffigurata accanto alla Madonna e ai Santi Felice e Adautto, corredato da una lunga iscrizione nella quale il figlio la ricorda come madre e moglie esemplare tanto da affermare che “di Turtura il nome portasti ma vera tortora fosti”.
Sant'Eurosia
Il piccolo edificio di culto lungo via delle Sette Chiese, noto come “Chiesoletta”, è dedicato ai Santi Isidoro ed Eurosia.
Era una chiesetta rurale edificata nel 1818 da Monsignor Nicola Maria Nicolai, proprietario della “tenuta dei 12 cancelli” che occupava buona parte del territorio dell’attuale Garbatella.
Secondo la tradizione, Eurosia era una giovane nobildonna boema destinata a sposare un principe aragonese. Durante il viaggio per raggiungere il suo futuro sposo venne uccisa dai saraceni nei pressi di Jaca, cittadina al di là dei Pirenei.
Si racconta che nel momento della morte si scatenò una furibonda tempesta e per questo motivo è diventata protettrice dai temporali e dalla grandine, fenomeni temuti nelle vigne e nelle tenute agricole anche della Garbatella.
Santa Galla
Santa Galla era figlia del senatore Quinto Aurelio Memmio Simmaco, condannato a morte dal re degli Ostrogoti Teodorico nel 526. Galla era solita organizzare ogni giorno nella sua casa una mensa per sfamare dodici poveri. La tradizione racconta che mentre era a tavola con i bisognosi le apparve l’immagine miracolosa della Madonna che ancora oggi si venera nella chiesa di S. Maria in Campitelli.
La chiesa che porta il suo nome sulla Circonvallazione Ostiense venne costruita nel 1940 dall’architetto Tullio Rossi. La dedica a Santa Galla deriva da un precedente edificio di culto con annesso ospedale, originariamente intitolato S. Maria in Portico, che si trovava alle pendici del Campidoglio, dove oggi sorge il palazzo dell’Anagrafe, demolito negli anni Trenta del Novecento.