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Torrione Prenestino
L'edificio databile tra la fine della Repubblica e l'inizio dell'impero romano, venne utilizzato come area sepolcrale. Svuotato nel corso della Seconda guerra moniale e demolito parzialmente per consentire l'allargamento della via Prenestina, il monumento fu utulizzato come sede di baraccati fino al 1980. Ha un diametro di 41 metri.
Mausoleo di Sant'Elena
L'area sepolcrale fu voluta dall'imperatore Costantino per la propria sepoltura e per quella di sua madre Elena. Il mausoleo sorgeva a tre chilometri da Porta Maggiore, lungo l'antica via Labicana (che solo in parte coincide con l'attuale via Casilina), su una preesistente zona militare di proprietà imperiale. In gergo fu poi chiamata “torre delle pignatte” (da qui il toponimo Tor Pignattara), per la presenza di “pignatte”, mattoni a forma di anfore usate nella volta della cupola per conferirle stabilità. Il corpo di Sant'Elena riposò nel mausoleo fino all'XI, quando fu trasportato nel Laterano (oggi il sarcofago in porfido rosso è conservato nei Musei Vaticani). Nel sito sono presenti le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro.
Monumento ai Caduti “Il cannone”
Il monumento venne costruito per volontà della parrocchia dei santi Marcellino e Pietro a Tor Pignattara in onore dei caduti delle famiglie del quartiere durante la prima guerra mondiale e inaugurato, con una solenne cerimonia, il 20 ottobre 1924, alla presenza di monsignor Bevilacqua, dopo una processione in onore della Beata Vergine del Rosario. Il monumento è costituito da un cannone austriaco, posto sul lato destro della via Casilina in direzione sud, a difesa del quartiere e della città da tutti i nemici provenienti dal meridione, compresi gli Alleati che entrarono nella città da via Casilina il 4 giugno 1944. Oggi una lapide ricorda i caduti di tutte le guerre.
Acquedotto Alessandrino
Costruito intorno al 226 d. C. dall'imperatore Alessandro Severo, è l'ultimo acquedotto edificato prima della caduta dell'Impero romano d'Occidente. L'acquedotto aveva la funzione di convogliare le acque provenienti da una sorgente situata al XII miglio della via Prenestina, a nord di Colonna e di fronte all'antica Gabi nelle terme di Nerone in Campo Marzio (diventate poi terme alessandrine). Ha una lunghezza complessiva di 22 km, sotterraneo e aereo. All'altezza di Tor Pignattara l'acquedotto riemerge, dopo aver superato il fosso dell'Acqua Bullicante e raggiunge Porta Maggiore.