A partire dal 1945 i due quartieri sono diventati tra i luoghi più apprezzati dai registi del Neorealismo come set cinematografici di alcuni film, tra i quali "Roma città aperta" (1945) di Roberto Rossellini, "Il ferroviere" di Pietro Germi (1956), "Accattone" (1961) di Pier Paolo Pasolini, "Un borghese piccolo piccolo" (1977) di Mario Monicelli.
Pier Paolo Pasolini descriveva questi quartieri con queste parole: "Ecco la Casilina, su cui tristemente si aprono le porte della città di Rossellini. Ecco l'epico paesaggio neorealista coi fili del telegrafo, i selciati, i pini, i muretti scrostati, la mistica folla perduta nel daffare quotidiano, le tetre forme della dominazione nazista. Quasi emblema ormai l'urlo della Magnani, sotto le ciocche disordinatamente assolute nelle sue occhiate vive e mute si addensa il senso della tragedia.
Ancora oggi possiamo distinguere le tracce di vecchie sale cinematografiche dismesse o rinnovate.
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Al Prenestino-Pigneto
- Il cinema Avorio, via Macerata 12, chiuso e non utilizzato
- Il cinema Diamante Via Prenestina 230, oggi spazio multidisciplinare aperto a tutti
- Il cinema L'Aquila, oggi Nuovo Cinema Aquila, Via L'Aquila 66, rinnovato come sala cinematrografica, ospita periodicamente festival cinematografici a tema
- Il cinema Hollywood, piazza del Pigneto, oggi palestra
- Il cinema Preneste, via Alberto da Giussano 59, dal 2010 spazio occupato per un progetto socio-abitativo dal basso
A Tor Pignattara:
- Il cinema Due Allori, via Casilina 505, oggi sala bingo
- Il cinema Impero, via dell'Acqua Bullicante 121, chiuso, non utilizzato e oggetto di un progetto di riqualificazione a cura della cittadinanza (Cantiere Impero)
In memoria del set cinematografico del film "Accattone", Via Ettore Giovenale 101
Foto: Amal, marzo 2015
Ex Cinema Avorio, Via Macerata
Foto: Beatrice, Zoe, Marta, marzo 2015
Ex Cinema Impero: esterno e murali, Via dell'Acqua Bullicante
Foto esterno: Archivio Ficacci, marzo 2015
Foto murale Pasolini: Archivio Ficacci, marzo 2015
Foto altri murali: Archivio GoTellGo/Maria Teresa Natale, novembre 2014