I due quartieri durante l'occupazione nazifascista di Roma sono stati protagonisti della lotta di liberazione con la presenza di numerose organizzazioni partigiane.
A ricordo delle vittime di quella violenza, dopo la guerra sono state apposte delle targhe e più di recente alcune "pietre d'inciampo" di fronte ad alcuni edifici del quartiere.
In memoria di Ferdinando Persiani, via Ettore Giovenale 95
Classe 1920, ex militare, tornato dalla campagna del Nord-Africa, entra nelle organizzazioni partigiane del Pigneto. Viene arrestato il 26 dicembre 1943 al Bar Necci e deportato il 4 gennaio 1944 a Mathausen con il numero 42163.
Foto: Amal, marzo 2015
In memoria di Fernando Nuccitelli, Via Romanello da Forlì 34
Nato a Roma il 10 gennaio 1903, venne catturato nel dicembre 1943 e deportato a Mathausen, fu poi trasferito nel sottocampo di Ebensee, da cui non fece ritorno.
Foto: Amal, Beatrice, Zoe, Marta, marzo 2015
In memoria di Mario Moderni, via Fortebraccio 27
La targa è apposta all'ingresso della Fondazione Mario Moderni, che istituisce borse di studio per studenti universitari meritevoli.
Mario Moderni, nato il 20 luglio 1893, morì il 3 novembre 1915, a soli 22 anni nei pressi di Volzana, in Val Camenca, durante un azione bellica sul fronte dell’Isonzo. Venne insignito della medaglia d’argento al valor militare dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III con la seguente motivazione: “Moderni Mario da Roma, gravemente ferito da una granata a mano, che gli asportava ambedue i piedi, non cessava di incoraggiare i propri dipendenti e al comandante della compagnia, che gli rivolgeva parole di conforto, rispondeva ad alta voce di non aver fatto che il proprio dovere, dando così nobile esempio di grande coraggio e di elevato sentimento patriottico. Santa Maria di Tolmino 2 novembre 1915”.
Foto: Amal, marzo 2015
In memoria di Angelo Galafati, via Fortebraccio 25
Nato nel 1897 a Civitella d'Agliano, medaglia d'argento al valor militare per le benemerenze rese durante la Grande Guerra. Dopo il 25 luglio 1943, aderì al Movimento Comunista d'Italia facendo parte della banda Demetrio operante a Primavalle e Forte Boccea. Venne arrestato il 13 marzo del 1944 dalla banda Koch e uccciso alle Fosse Ardeatine.
Foto: Amal, marzo 2015
In memoria di Antonio Atzori, Via Ascoli Piceno 18
Nato a Quarto S. Elena in Sardegna nel 1887, ferroviere, antifascista, venne arrestato nella propria abitazione il 19 dicembre 1943 per essere deportato a Mathausen il 4 gennaio 1944. Morì a Ebensee il 23 maggio 1944. Faceva parte delle Brigate Garibaldi della VI zona.
La Sala studio della Biblioteca pubblica "Goffredo Mameli" è a lui dedicata.
Foto: Beatrice, Zoe, Marta, marzo 2015
In memoria di Raffaele Melis
Nato a Genoni in Sardegna nel 1886, fu parroco della Chiesa di Sant'Elena dal 1936 fino al 13 agosto 1943, quando morì mitragliato nel corso del bombardamento alleato mentre impartiva l'estrema unzione ai passeggeri di un treno della ferrovia Roma-Fiuggi. Nel 1995 è stata introdotta la sua causa di beatificazione. Attualmente è Servo di Dio.
Foto: Archivio Ficacci
In memoria dei Martiri della Libertà, Piazza della Marranella 24.
La targa ricorda il massiccio rastrellamento del 4 marzo 1944 nelle zone di Tor Pignattara, Marranella e Gordiani che causò l'arresto di decine di partigiani, quattordici dei quali furono uccisi alle Fosse Ardeatine e due a Forte Bravetta.
Foto: Archivio Ficacci
In memoria di Valerio Fiorentini, via di Tor Pignattara 99
Classe 1923, comandante di zona dei Gruppi di Azione Patriottica, venne arrestato il 14 marzo 1943 a Piazza Bologna. Fu ucciso alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.
Foto: Archivio Ficacci
In memoria di Guerrino Sbardella e Pietro Principato, via Galeazzo Alessi 132
Sbardella e Principato erano due partigiani di Bandiera Rossa, operanti a Villa Certosa e Quadraro. Il primo venne ucciso il 2 febbraio 1944 a Forte Bravetta, il secondo il 5 giugno 1944 venne barbaramente ucciso da un maresciallo della milizia foerstale, suo vicino di casa, al quale il 25 luglio 1943 aveva strappato i fascetti cuciti sul bavero della divisa.
Foto: Archivio Ficacci
In memoria di Ciro Principessa
Il 19 aprile 1979, sui gradini della sezione del PCI Nino Franchellucci, in via di Tor Pignattara 97, venne accoltellato - dal neofascista Claudio Minetti - Ciro Principessa, un giovane di 23 anni abitante nelle case di Villa Certosa, a pochi passi dalla sezione. Ciromorì il giorno successivo in ospedale. Il funerale, svoltosi il 24 aprile, vide la partecipazione di circa 10.000 persone.
Foto targa: Archivio Ficacci
Foto: murale: Archivio GoTellGo/Maria Teresa Natale